La piramide dei bisogni di Maslow
Bisogni: non è un argomento così semplice ed immediato nella nostra cultura. Facciamo un esempio. Molti amici ti dicono che devi assolutamente trovare spazio per te stesso. Ti guardano negli occhi e ti dicono: “Parti, fai una vacanza, un viaggio nel deserto. Hai bisogno di riposo”. Ti svegli al mattino con questo proposito, cominci a consultare su internet vari siti di viaggio, l’unica opzione che riesci a trovare è per una data in cui dovresti andar ad un’importante conferenza per aggiornare le tue conoscenze sulla tua professione. Sei incastrato tra due bisogni: quello di riposarti, e quello di realizzare al meglio il tuo lavoro.
È quello che si chiama conflitto: non importa quale decisione prenderai, se l’avrai presa senza pensarci bene e senza convinzione, forse ti sentirai in colpa. A volte, proprio per evitare ciò, molte persone decidono di non decidere e di rimandare quindi il verdetto. Ma presto provano sulla loro pelle che questo non funziona.
Oggi parliamo di un modello psicologico che può aiutare a stabilire delle priorità per i nostri bisogni.
Maslow: la gerarchia dei bisogni
La gerarchia dei bisogni di Maslow (1943) è un modello che prevede cinque piani raffigurati attraverso una piramide. I bisogni che si trovano nei piani inferiori devono essere soddisfatti prima di quelli superiori, in quanto risulterebbe estremamente difficile procedere nella direzione contraria. Dal basso verso l’alto, si hanno i bisogni fisiologici (respiro, fame, sete, sonno, eccetera), i bisogni di sicurezza (avere una casa, per esempio), i bisogni affettivi e di appartenenza (avere un partner e/o appartenere ad una famiglia o gruppo), il bisogno di ricevere stima (essere riconosciuto dagli altri, essere compreso, libertà) ed il bisogno di autorealizzazione (riuscire a vivere secondo la propria natura).
La piramide può essere divisa in due parti, tra bisogni relativi a mancanza e bisogni di crescita. I primi si fanno sempre più forti e urgenti se non sono soddisfatti, per esempio se non si mangia per molto tempo, la fame crescerà sempre di più. Quindi, è necessario per prima cosa rivolgere la nostra attenzione alla soddisfazione dei bisogni fisiologici e di sicurezza.
Tuttavia, Maslow (1987) ha chiarito che non è necessario soddisfare completamente tali bisogni prima di poter procedere a quelli dei livelli successivi. In effetti, quando i bisogni dei primi livelli sono soddisfatti in modo sufficiente, essi si fanno meno urgenti e possiamo quindi rivolgere i nostri sforzi alla soddisfazione degli altri bisogni, che si fanno sentire a questo punto in maniera maggiore.
Scendere e salire
I bisogni di crescita, al contrario, si fanno sentire sempre, anche se in maniera meno fisica ed intensa, e a differenza dei bisogni di mancanza diventano sempre più forti proprio nel momento in cui si inizia a soddisfarli. Non nascono dalla mancanza di qualcosa, bensì dal naturale desiderio di crescita che, secondo Rogers (1951), ha ogni essere umano. Essi trovano la loro massima espressione nell’autorealizzazione.
Secondo Maslow, ognuno di noi desidera ed è in grado di scalare la piramide fino ai piani più alti. Purtroppo, il processo è spesso interrotto da fallimenti che possono avvenire a partire dai piani più bassi della piramide: alcuni accadimenti come il divorzio o la perdita del lavoro possono far tornare l’individuo ai livelli più fondamentali della gerarchia.
È importante però notare che si tratta di un processo comune a tutti. Tutti noi siamo andati ai piani più alti, per poi scendere, e poi risalire di nuovo, scendere ancora e risalire. Spesso le persone vivono il fallimento (di relazione, nel lavoro) come un processo che ha inevitabilmente interrotto la loro crescita. Ciò non è assolutamente vero. Non è scritto da nessuna parte che si debba sempre procedere ed andare avanti, a volte dobbiamo fare qualche passo indietro per poi tornare sulla nostra strada. Nel modello di Maslow, ciò significa che noi facciamo continuamente avanti ed indietro attraverso i diversi piani dei nostri bisogni.
Questo non dovremmo mai dimenticarci quando i nostri bisogni vanno in conflitto tra di loro. Poche cose nella vita sono realmente definitive: se ho deciso che al momento devo riposarmi invece di andare alla conferenza tanto attesa, significa che presto andrò ad un’altra conferenza. Scendo, per risalire; salgo per poi scendere di nuovo.
Bibliografia
Maslow, A. H. (1943). A theory of human motivation. Psychological Review, 50(4), 370-96.
Maslow, A. H. (1987). Motivation and personality (3rd ed.). Delhi, India: Pearson Education.
Rogers, C. R. (1951). Client-centered therapy: Its current practice, implications, and theory, with chapters. Oxford, United Kingdom: Houghton Mifflin.